About Mirai

Cosa possiamo costruire

Grazie a diverse commissioni abbiamo avuto l’onore di realizzare numerosissime richieste che spaziano dalla robotica a più semplici oggetti di scena. Qui una breve carrellata di alcune delle nostre creazioni, per ulteriori dettagli vi chiediamo di fare riferimento al nostro blog.

Verricello: Un dispositivo radiocomandato dalla regia in grado di calare oggetti dal soffitto di un teatro. Funziona sia in modalità automatica che manuale. In modalità automatica il dispositivo decide “da solo” quando e quanto sollevare o abbassare gli oggetti. In modalità manuale la salita/discesa invece viene gestita dalla regia tramite un apposito telecomando

Rover: E’ piattaforma multifunzione in grado di trasportare carichi fino a 90kg sul palco. Si muove su ruote e viene comandato da regia tramite un radiocomando appositamente costruito. Utilizzando due potenti motori brushless è completamente silenzioso grazie anche alle ruote in gomma la sua presenza forte e discreta sul palco può essere utilizzata in numerosissimi modi. Attualmente è configurato per trasportare una televisione, un multimedia server e delle batterie che alimentano il tutto rendendo così l’oggetto completamente autonomo e wireless

Rosa: si tratta di una rosa radiocomandata dalla regia. L’illuminazione dell’oggetto è a carico di micro led che non richiedono ne fili ne batterie per illuminarsi, minuscoli e discreti questi piccoli punti di luce possono essere piazzati quasi su qualsiasi oggetto

La realizzazione di questi oggetti è resa possibile grazie a un piccolo ma efficiente laboratorio di Digital Manufacturing con tutto il necessario per costruire idee

Stampa 3D

Una nuovissima  stampante 3D Bambulab P1P è il supporto che ora usiamo più frequentemente. Viene affiancata da un’altra stampante 3D,  una vecchia ma efficiente Creality CR10. Quest’ultima stampante, nel corso del tempo, è stata completamente modificata. Persino l’elettronica interna è stata rivista. Possiamo fieramente affermare che gli unici pezzi originali sono quelli del telaio. (che comunque è stato rinforzato per aumentarne la rigidità)

Grazie a queste due macchine siamo in grado di realizzare dispositivi usando i più svariati materiali. Dall’onnipresente PLA fino al PET, passando per plastiche più “esoteriche” come il  TPU (un materiale in grado di generare stampe 3D flessibili e gommose) oppure filamenti rinforzati al carbonio per avere una maggiore resistenza 

Elettronica

Per la creazione di dispositivi e circuiti elettronici il nostro più grande alleato è l’oscilloscopio FINIRSI1014D Dotato anche di generatore di funzioni integrato. 
Ha una banda passante reale piuttosto ristretta, ma per le nostre necessità è più che ottimale

Una stazione saldante “classica” e ad aria calda completa le dotazioni più particolari

Prototipazione di circuiti stampati (PCB)

Una volta progettati e testati in laboratorio i nostri circuiti vengono inviati ai fornitori per la prototipazione e la personalizzazione. Questo passaggio, sebbene richieda un certo tempo, è uno step essenziale. Garantisce che i circuiti elettronici a corredo dei progetti siano di standard industriale e, nel caso ci fosse la necessità, siamo in grado di produrne fino a decine di migliaia di copie in pochissimo tempo. (se richiesto dal committente anche 72h)

Per noi è molto importante la stabilità e la perfetta riuscita di ogni progetto ed avere un circuito stampato (PCB) stabile, funzionante e meccanicamente ineccepibile è una qualità irrinunciabile.

Inoltre, con la tecnologia a supporto dei i nostri simulatori, è possibile prevedere in dettaglio non solo il funzionamento ma anche l’esatta forma fisica del circuito che abbiamo progettato ben prima prima della sua realizzazione finale 

In questo modo possiamo inserirlo nel progetto in fase di studio e progettazione preliminare evitando spiacevoli malfunzionamenti durante l’utilizzo

Cosa ci spinge

L’innovazione spesso appartiene alle arti e l’arte è anche motore di innovazione. Non ci possono essere sviluppi tecnologici senza un pensiero creativo che li genera.
La prima volta che nella storia dell’umanità è apparsa la parola robot è stato durante uno spettacolo teatrale. Deriva dalla parola ceca robota (trad ‘lavoro forzato’), nome degli automi che agiscono come operai in un dramma di K. Čapek del 1940. Andando indietro nel tempo troviamo Leonardo da Vinci, che era un artista e uno scienziato. Qualcuno che vedeva nella realtà il tessuto di qualcosa di più grande e cercava di comprenderlo usando il medesimo processo creativo comune.
Continuando a correre indietro nel tempo arriviamo ai greci che, costruendo il Partenone all’interno dell’architettura del tempio, hanno disseminato ovunque, forse inconsapevolmente, il rapporto aureo dato dalla serie di Fibonacci. .
Nei nostri progetti, ci sono calcoli e matrici ma ci piace pensare che l’impatto che essi hanno nelle emozioni di tutti noi è reale e Mirai vuole ricordare proprio questo.
Vorremmo far appassionare la gente all’arte attraverso l’innovazione e l’emozione
Vorremmo far avvicinare la gente alle nuove tecnologia attraverso l’arte. Suscitare domande generare curiosità su come sia stato possibile e cosa ha spinto la realizzazione di questi oggetti.
Vorremmo ispirare chiunque nel cercare risposte affacciandosi alla realtà con uno sguardo curioso e intuire la verità del mondo che abbiamo davanti. 

Non importa se con la fisica, la danza, l’elettronica, il teatro, la robotica, qualsiasi arte o qualsiasi scienza.

Sono da sempre state due facce della stessa medaglia che si avvicinano cercando districare il medesimo tessuto chiamato realtà.